CONSIGLI UTILI PER ALLEVARE TARTARUGHE TERRESTRI SANE E FELICI

Scrivo queste pagine per allevatori di tartarughe terrestri mettendo insieme tanti appunti e consigli accumulati in tanti anni di esperienza e di errori.

Con l’aiuto della mia preziosa veterinaria dott.sa Valentina Bruson,  preparo questo piccolo manuale per chi ha molte tartarughe , per chi ne ha solo una e per tutti quelli che ne vorrebbero saperne di più: a volte le nostre intenzioni sono meravigliose e colme di amore ma la disinformazione può diventare un vero maltrattamento.

 

Habitat

La tartaruga e’ un rettile vegetariano e deve vivere in un giardino spazioso ben recintato meglio se da muri e pieno di erbe: trifoglio, dente di leone o tarassaco di cui mangia anche i fiori, erba medica, malva , poter brucare a piacimento, spaziare libera dando sfogo a necessità e hobby, come nascondersi sotto alle foglie,  interrarsi e uscire tutta impolverata, avere sole e ombra specie al mattino e alla sera.

 

Attenzione ai diserbanti e ai concimi chimici.

Nelle ore più calde potrebbe disidratarsi per questo e’ importante che siano presenti alberi, cespugli o edera umida, felci e una casetta piena di fieno o foglie secche dove alla sera andrà a dormire ben protetta da eventuali e letali attacchi di topi durante la notte.

Attenzione anche ai periodici tagli d’erba, con le sue colorazioni mimetiche o semi-interrata potremmo non vederla e ferirla.

Spostatela fuori dalla zona di taglio certi della sua incolumità prima di cominciare la tosatura del prato.

Un ottimo consiglio per ritrovarla sempre anche in un giardino troppo ricco di vegetazione sarà di applicare con un cerotto atossico e traspirante un lungo nastro colorato nella parte posteriore purtroppo la nostra amica nulla può di fronte a questi roditori che agiscono  uscendo nell’oscurità dalla rete fognaria aggredendola durante il sonno ed è indispensabile che venga ritirata in casa al tramonto o ben chiusa nella sua casetta.

E’ indispensabile che nel suo spazio abitativo non convivano cani per motivi di igiene, purtroppo le tartarughe hanno l’abitudine di nutrirsi di escrementi e a volte i cani si dilettano a rosicchiarne il carapace come se fosse un osso…

E’ inoltre importante che non transitino nel suo habitat  robot da giardino e automobili e non ci siano accessi ai garage.

Durante una sosta nelle ore più calde potrebbe rifugiarsi sotto al veicolo in cerca di ombra e noi ripartire senza averla vista! Il carapace delle testuggini non e’ affatto indistruttibile e la perderemmo…..

 

             e del carapace, una “coad artificiale”  che ci indicherà la sua posizione con estrema facilità.

 

Alimentazione

Molti miei conoscenti mi raccontano di avere tartarughe in giardino da 30-40 anni e di non essersi mai occupati di loro….

Mi dicono che vivono in autonomia mangiando solo erba e a volte sono prossime all’insalata …

Le testuggini sono in prevalenza costituite da ossa e necessitano di fibre vegetali, vitamine, acqua ma soprattutto di calcio.

Prezioso minerale che non si trova né nell’erba, né nell’ insalata.

Una dieta sbilanciata provoca  gravi carenze di calcio, reali e visibili deformazioni del carapace, malformazioni scheletriche, piramidalizzazione degli scuti, sfaldamenti delle placche e del piastrone , micosi e batteri, scarse difese immunitarie, ricettività a patologie virali e insufficiente grasso e peso corporeo per superare il letargo.

Quindi un allevatore innamorato della sua tartaruga sana e felice, determinato a scoprirla addirittura affettuosa dovrà pazientare e leggere queste utili righe.

 

Frutta e verdura  consigliate a volontà

Consigliamo tutti questi alimenti come graditi e sani ma rispettando attentamente la proporzione del 10 % di frutta (zuccheri) e del 90 %(fibra) scelta a favore degli ortaggi e delle erbe

Un eccesso di zuccheri nella dieta porterebbe alle conseguenze di una dieta sbilanciata…

Anguria – finocchio – sedano – albicocche – prugne – zucca e zucchine anche i fiori – fragole – kiwi – patata dolce – papaya – cicoria – radicchio – scarola – insalata rossa – lattuga – mirtilli – uva – fichi more e lamponi ricchissimi di calcio – pesche – mele – pere – rucola – melone – ciliegie   carote – foglie e fiori di ibisco – agrumi – fiocchi di crusca integrale  – petali di rosa.                                                                                                                                                                                             
Mangiatoia igienica non permette alle tartarughe di schiacciare e sporcare il cibo.

Le tartarughe possono trattenere i liquidi contenuti negli alimenti tuttavia , dovrà sempre esserci  una vaschetta bassa piena d’acqua pulita e posizionata sempre nello stesso luogo così come il cibo.

Un ottimo integratore alimentare fornitomi dalla veterinaria e’ Critical Care, mi ha permesso di curare con successo piccoli inappetenti, soggetti convalescenti o incidentati, affetti da dissenteria, in fase di adattamento da un habitat ad un altro o gravemente denutriti, leggeri e stressati.

Dosi per esemplari in difficoltà sono 15 grammi per ogni chilo di peso della tartaruga mescolati nell’ acqua da bere o nel cibo e nel caso di soggetti con problemi consigliamo sempre una visita veterinaria.

Per i piccoli in crescita e’ in dosi minori, ma quotidiane, un eccezionale coadiuvante per ridurre la mortalità e rafforzare le difese immunitarie.

 

Alimenti da somministrare in scarsa quantità o quasi mai

Banane – cachi – cavolfiore – cavoli e broccoli in eccesso provocano problemi alla tiroide e spinaci e prezzemolo chelano il calcio.

 

Alimenti da non somministrare MAI perché TOSSICI

Pomodoro e insalata iceberg sono ricchi di fosforo e poveri di calcio – prodotti con proteine della carne e del pesce per cani e gatti perché inducono patologie renali e malformazioni scheletriche – legumi  – melanzane – patate – carciofi – asparagi – cipolle – uova – latte e derivati : i rettili non hanno l’enzima per digerirli. Diffidate di mangimi già pronti proposti dal commercio che contengono la voce sottoprodotti della pesca, proteine del pesce o proteine animali.

 

Preparazione del pasto perfetto

Ci sono anche per le tartarughe alimenti golosi ed altri sgraditi ed ecco giunto il momento di conoscere tutti i trucchi dell’attento allevatore : i frutti preferiti sono quelli di colore arancio e rosso e molto dolci come  meloni,  arance, albicocche, fragole, ciliegie, pesche….

Saranno la base per preparare il pasto perfetto!

Lavate , asciugate , togliete noccioli e semi ( anche quelli del melone e dell’uva ) se ingeriti possono indurre a soffocamento o ad occlusioni intestinali, sminuzzate finemente  lasciando la buccia, mescolate molto bene aggiungendo più varietà  possibile di frutta o verdura di stagione consigliata,  provocando una poltiglia sugosa a cui si potranno aggiungere carote tritate e fiocchi di crusca integrali  che non  sarebbero mai appetibili così come sono.

Sembrerà un omogeneizzato per bambini, arricchitelo con fichi, more e lamponi ricchi di calcio, approfittate

dell’ estate per congelare lavata e snocciolata la frutta migliore o grandi quantità di  “impasto” già pronto.

Mantenedo sempre un rapporto del 10-15 % di frutta a favore di erba e ortaggi più ricchi di fibre.

Per chi ha una sola tartaruga consigliamo di utilizzare le vaschette del ghiaccio, un cubetto una porzione, estratta la sera prima e servita al mattino a temperatura ambiente. Per chi ha piccoli in teca in inverno sarà veramente nutriente un pasto di fichi lamponi e more, trifoglio e fiori di zucchine o albicocche e prugne, quando frutta e verdura scarseggiano.

Aggiungete sempre a tutti i pasti e abbondantemente ossa di seppia, gusci d’uovo polverizzati o carbonato di calcio in polvere, contenuto nei gusci delle ostriche. Mescolate sempre le polveri alla poltiglia di frutta ben umida, se inalate nella trachea porterebbero la nostra tartaruga all’asfissia non essendo in grado di…tossire.

Somministrate questi pasti almeno una volta al giorno sempre variati, sempre misti e arricchiti, assicuratevi  che la nostra amica arrivi in ottobre pronta per il letargo pesante come un sasso. Investite un po’ di tempo per curare la sua alimentazione e sarà un modo per garantirle un’ ibernazione senza rischi di disidratazione ritrovandola in primavera sana e felice.                                  

 

Eccovi altre “ricette”

Le zucche sono ottimi alimenti ma durissime da masticare e dopo aver fuso il motore del robot da cucina, ho deciso di sbollentarla con il cestello a vapore.

E’ l’unico ortaggio che sottopongo a cottura, tutti gli altri sono rigorosamente crudi ma non voglio rinunciare alle fibre e alle tante vitamine e proprietà della zucca solo perché ho distrutto l’elettrodomestico.

Serve una pentola a pressione con cestello, lascio la pelle della zucca, la taglio a pezzi togliendo i semi aggiungo poca acqua,lascio cuocere fino a trovarla morbidissima, aspetto che raffreddi, il colore e’ perfetto per confondere insieme le carote tritate finemente che non godrebbero altrimenti di alcuna attenzione, mescolo fichi per addolcire e fiocchi di crusca affogati nell’acqua della bollitura, ben amalgamate le integrazioni di calcio, posso aggiungere mele, pere, zucchine, albicocche, meloni e una volta al mese il pasto terapeutico che contiene aglio tritato  come vermifugo naturale e polpa di limone come disinfettante.

Vi accorgerete della buona salute di una tartaruga se avrà occhi vispi e limpidi, vitalità con temperature estive, voracità, carapace compatto senza sfaldamenti, le feci solide e scure quasi nere senza parassiti ed il peso corporeo elevato, naso sempre asciutto.

Se vi trovaste con dei dubbi non osate mai sostituirvi ad un veterinario, alcuni farmaci efficaci per mammiferi sono assolutamente letali per i rettili.

 

Il Letargo

Con l’arrivo dell’autunno e della stagione fredda, la nostra amica cercherà di interrarsi coibentandosi sotto foglie e terra, dormendo pesantemente, azzerando quasi del tutto le sue attività vitali, sopravvivrà in modo naturale ai rigori dell’inverno e alla scarsità di cibo. E’ un periodo molto delicato in cui la vulnerabilità della tartaruga è alta, se avesse contratto durante l’estate dei parassiti intestinali, intaccherebbero le sue scorte alimentari acquisite nell’estate disidratandola nel sonno, quindi è importantissimo un esame delle feci e se necessario un vermifugo. Se viviamo in zone mediterranee o litorali, sarà un letargo assolutamente naturale e senza rischi, si sveglierà da sola a primavera. Se viviamo in zone montane, con inverni rigidi e sbalzi di temperatura, potremo aiutarla preparandole uno scatolone pieno di fieno e foglie secche e ospitandola in un ambiente come ad esempio una cantina asciutta con una temperatura costante fra i 5 e i 10 gradi.

Nel periodo intermedio primaverile e autunnale con sbalzi di temperatura, con giornate ancora tiepide e nottate gelide sottozero, solleciteremo la nostra tartaruga a nutrirsi ulteriormente ritirandola la notte, offrendole così ancora le poche ore calde del giorno, senza il rischio delle gelate notturne.

Molti esemplari non sopravvivono al letargo, perché si ibernano senza aver acquisito le sufficienti scorte di grasso corporeo durante l’estate, uccisi dai parassiti o dalle pericolosissime gelate primaverili, alternate a giornate calde.

Aveste una tartaruga che si presenta leggera, malata o stressata, non dovrà ibernarsi, andrà ospitata in teca, a 22/25 gradi e nutrita come in estate.

Al  risveglio delle tartarughe ibernate  sarà opportuno aver loro conservato nel congelatore la miglior frutta e verdura dell’estate passata, gli ottimi impasti arricchiti per sopperire con tempestività, a probabili cali di peso e disidratazione.

Pesate la tartaruga prima del letargo e una volta al mese, controllate che non ci siano cali considerevoli e cogliete l’occasione per idratarla immergendola in acqua tiepida con l’acqua all’altezza del naso, per alcuni minuti, riasciugandola accuratamente e riponendola nel fieno fino al prossimo mese…

Se le scorte alimentari e l’habitat invernale saranno adeguati, dormirà placidamente fino a primavera.

 

Le tartarughe sono animali meravigliosi, miti e longevi, con cure e amore vi accompagneranno per tutta la vita….con gioia.

Il Progetto Tartafelice Onlus è una magnifica iniziativa per proteggere ed accogliere tartarughe terrestri in difficoltà. Ospitate in un’area attrezzata, difendiamo la specie, combattiamo maltrattamenti, cattura e bracconaggio e offriamo loro cura e amore.

Sostienici con il tuo 5 per mille sul cod. fiscale: 90056920029, con un’adozione a distanza,con un affidamento o con un’offerta sul conto corrente: IT71W0503431000000010440

…Grazie di cuore                                                                                                                                       

Il Presidente

                   Annalisa Faudella

 

Le nostra preziosa veterinaria

Valentina Bruson – specializzata in animali esotici

 

ambulatorio:

Via Matteotti, 12 – Quarona (VC) oppure a domicilio

mail: uvales@hotmail.com

cell: +39 338.1483335